• L'inizio è la metà del tutto.

    [Pitagora- Giamblico, 162.]

Mercoledì, 31 Gennaio 2018 19:28

Empedocle uno stregone?

Fra le figure più bizzarre che la storia del pensiero ci ha tramandato, Empedocle...

Fra le figure più bizzarre che la storia del pensiero ci ha tramandato, Empedocleforse occupa il vertice della lista. Fu anzitutto un grande filosofo e su questo non ci sono dubbi; tuttavia fu anche stregone, profeta, ingegnere, indovino e medico. A noi ovviamente interessa il filosofo, cioè il suo pensiero e per quanto egli abbia contribuito alla sua evoluzione. Empedocle di Agrigento svolse la sua attività di filosofo nel V secolo a.C. Nato ad Agrigento nel 484 a.C. è morto nel 424.
Ebbe una formazione culturale eccellente essendo seguace, come pare, dell’orfismo, del pitagorismo, dell’eleatismo e della scuola di Mileto, cioè di tutte le correnti filosofiche che hanno preceduto i suoi tempi.  Ad Agrigento, sua terra di origine, si diffusero le idee di Pitagora, Senofane ed Eraclito.  Nel 432 a.C., la sua presenza tuttavia è segnalata ad Elea dove ebbe modo di conoscere Parmenide.
Egli tuttavia seppe  sviluppare il pensiero delle scuole filosofiche che lo hanno preceduto con  personalità e visione della realtà. Non a caso fu ritenuto un “pluralista” anche se ha dato vita ad una teoria sull’origine delle cose, sulla quale tutti i fisici, che lo hanno preceduto, si sono intensamente applicati.  Perché pluralista? I filosofi prima di lui furono a conoscenza dei quattro elementi della natura, cioè terra, acqua, aria e fuoco, ma per radice [origine, Arché] hanno scelto un singolo elemento. Empedocle ha avuto il merito di unificare i quattro elementi, ma non ne ha fatto un tutt’uno. Anzi si è servito di essi per combinarli nei vari rapporti relazionali allo scopo di illustrare sia l “Essere” che il “ Divenire”. I quattro elementi non sono cose, entità fini a sé, ma principi, interdipendenti e complementari fra di loro,  da lui denominati radici [ ριζώματα]. In realtà gli elementi primordiali non devono essere intesi come “ entità “ a sé stanti, ma come vere e proprie radici , le quali, per effetto di mescolanze e disgregazioni danno origine ai processi di formazione delle cose. Tutte quelle che popolano il Cosmo. Di più: per Empedocle nulla nasce e nulla perisce, perché nascita e morte sono termini utilizzati convenzionalmente dall’uomo per indicare la mescolanza e la disgregazione dell’essere. Sono parole sue: “Ma un’altra cosa ti dirò: non vi è nascita di nessuna delle cose mortali, né fine alcuna di morte funesta, ma solo c’è mescolanza e separazione di cose mescolate, ma il nome di nascita, per queste cose, è usato dagli uomini.
Elaborò il Ciclo cosmico di Empedocle.
Per effetto di Amore Odio, cioè mescolanza e disgregazione, le radici danno origine a tutte le cose che popolano il Cosmo in un perenne divenire, tanto che se ci fosse solo Amore o solo Odio, anche in natura ci sarebbe staticità, cioè assenza di vita. A causa invece dello scontro [combinazione] fra amore [mescolanza, armonia] e odio [disgregazione], forma di miscuglio  chimico in fieri, si popola l’Universo.

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“ Τὶ εὔκολον; Τὸ ἄλλῳ ὑποτίθεσθαι., Cos'è facile? Dare consigli agli altri" Τὶ δύσκολον; Τὸ ἑαυτὸν γνῶναι, "Cos'è difficile? Conoscere se stessi".  Talete