Fra le figure più bizzarre che la storia del pensiero ci ha tramandato, Empedocleforse occupa il vertice della lista. Fu anzitutto un grande filosofo e su questo non ci sono dubbi; tuttavia fu anche stregone, profeta, ingegnere, indovino e medico. A noi ovviamente interessa il filosofo, cioè il suo pensiero e per quanto egli abbia contribuito alla sua evoluzione. Empedocle di Agrigento svolse la sua attività di filosofo nel V secolo a.C. Nato ad Agrigento nel 484 a.C. è morto nel 424.
Ebbe una formazione culturale eccellente essendo seguace, come pare, dell’orfismo, del pitagorismo, dell’eleatismo e della scuola di Mileto, cioè di tutte le correnti filosofiche che hanno preceduto i suoi tempi. Ad Agrigento, sua terra di origine, si diffusero le idee di Pitagora, Senofane ed Eraclito. Nel 432 a.C., la sua presenza tuttavia è segnalata ad Elea dove ebbe modo di conoscere Parmenide.
Egli tuttavia seppe sviluppare il pensiero delle scuole filosofiche che lo hanno preceduto con personalità e visione della realtà. Non a caso fu ritenuto un “pluralista” anche se ha dato vita ad una teoria sull’origine delle cose, sulla quale tutti i fisici, che lo hanno preceduto, si sono intensamente applicati. Perché pluralista? I filosofi prima di lui furono a conoscenza dei quattro elementi della natura, cioè terra, acqua, aria e fuoco, ma per radice [origine, Arché] hanno scelto un singolo elemento. Empedocle ha avuto il merito di unificare i quattro elementi, ma non ne ha fatto un tutt’uno. Anzi si è servito di essi per combinarli nei vari rapporti relazionali allo scopo di illustrare sia l “Essere” che il “ Divenire”. I quattro elementi non sono cose, entità fini a sé, ma principi, interdipendenti e complementari fra di loro, da lui denominati radici [ ριζώματα]. In realtà gli elementi primordiali non devono essere intesi come “ entità “ a sé stanti, ma come vere e proprie radici , le quali, per effetto di mescolanze e disgregazioni danno origine ai processi di formazione delle cose. Tutte quelle che popolano il Cosmo. Di più: per Empedocle nulla nasce e nulla perisce, perché nascita e morte sono termini utilizzati convenzionalmente dall’uomo per indicare la mescolanza e la disgregazione dell’essere. Sono parole sue: “Ma un’altra cosa ti dirò: non vi è nascita di nessuna delle cose mortali, né fine alcuna di morte funesta, ma solo c’è mescolanza e separazione di cose mescolate, ma il nome di nascita, per queste cose, è usato dagli uomini.
Elaborò il Ciclo cosmico di Empedocle.
Per effetto di Amore Odio, cioè mescolanza e disgregazione, le radici danno origine a tutte le cose che popolano il Cosmo in un perenne divenire, tanto che se ci fosse solo Amore o solo Odio, anche in natura ci sarebbe staticità, cioè assenza di vita. A causa invece dello scontro [combinazione] fra amore [mescolanza, armonia] e odio [disgregazione], forma di miscuglio chimico in fieri, si popola l’Universo.
Mercoledì, 31 Gennaio 2018 19:28
Empedocle uno stregone?
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