• La conoscenza del divino si sottrae all'intelletto per mancanza di fede.

    [Eraclito, fr. 86]

Lunedì, 24 Febbraio 2020 15:25

La scuola dei Pluralisti

Lo scopo principale dei Pluralisti, appartenenti all’omonima scuola filosofica, era quello di spiegare l’Essere di Parmenide con l’opposto concetto di “Divenire” di Eraclìto. Per la verità non si accordavano molto con l’idea dell’Essere. Empedocle, [Agrigento, 492-432], è il caposcuola di questa corrente filosofica e il più autorevole degli altri. Da un lato egli mantenne l'idea della natura immutabile della sostanza, poiché aveva partecipato ai corsi che Parmenide teneva a Elea, dall'altro identificò una pluralità di sostanze, consistente nei quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco. Secondo Empedocle, il mondo è composto da queste sostanze sotto l’azione di due forze motrici ideali, l'amore come causa di unione e il conflitto come cagione di separazione. Il suo sistema filosofico peraltro tendeva a conciliare l’essere di Parmenide con il divenire di Eraclìto. Anassagora, [Clazòmene, 500-432] per pluralità intendeva i semi [omeomerie], e poneva il nous, intelletto, accanto al fare, per dare impulso al divenire. Democrito, [Abdèra, 470-380], secondo il suo pensiero, la matematica, la fisica e la filosofia, insieme costituiscono il primo modello razionale della realtà. Gli atomi, liberi in natura, e dei quali si formano tutti i corpi, dunque la realtà, costituiscono la pluralità. A proposito di essi egli adopera gli stessi aggettivi di Parmenide in riferimento all’Essere, cioè essi sono infiniti, eterni, ingenerati, indivisibili, ecc … La conoscenza razionale poggia sui sensi e nulla viene prodotto per caso.

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Trafiletto

A domanda risponde:
“ Τὶ εὔκολον; Τὸ ἄλλῳ ὑποτίθεσθαι., Cos'è facile? Dare consigli agli altri" Τὶ δύσκολον; Τὸ ἑαυτὸν γνῶναι, "Cos'è difficile? Conoscere se stessi".  Talete