Quando si parla di “Cosmo”, tutti i i trattati di filosofia citano le opere di Platone e Aristotele. In ordine di tempo invece e per rispetto della verità, ad occuparsi del “ Cosmo” è la scuola di Mileto. Talete, Anassimandro e Anassìmene, com’è risaputo, studiarono la natura. I titoli delle loro opere, peraltro mai pervenute, se non sotto forma di piccoli frammenti, sparsi qua e là, sono rubricati sotto il titolo “Περί Φύσεως“, valido per tutti i tre i filosofi. Essi sono stati anche elencati sotto la voce di “ Monisti”, poiché per loro, l’origine di tutti gli altri elementi del cosmo era da attribuirsi ad uno solo: [Acqua per Talete, Apeiron per Anassimandro e Aria per Anassimene]. Fecero anche ricerche sul “ cosmo “. Come e da dove? Si chiesero. La Cosmologia è un termine forgiato in tempi molto più recenti, ma la sua origine risale all’intuizione di quei Tre. La loro base di partenza fu la descrizione di un possibile cosmo, in forma sferica, in cui la terra occupava il centro, dove il vuoto era popolato da pianeti e la cui circonferenza esterna da stelle fisse, perché sorgono e tramontano nello stesso punto, cioè si muovono seguendo una traiettoria regolare, uniforme, senza mai accelerare né decelerare, mantenendo sempre la stessa distanza l’una dall’altra. Nonostante non fossero in grado di sperimentare empiricamente e dimostrare la validità delle loro intuizioni sull’argomento, , malgrado ciò e pur affidandosi alla semplice osservazione, in mancanza strumenti tecnici, gettarono le basi della Teoria Geocentrica,che, dati tempi, per effetto domino dell’ evoluzione del pensiero, ha consentito di avviare lo studio dell’ Astronomia. I tre filosofi si basarono sull’osservazione dei moti astrali,per scoprire il funzionamento del cosmo, iniziando anche a formulare timidamente intorno alla cosmologia anche qualche rudimentale concetto matematico.[La terra galleggia sopra l’acqua ed Anassimandro ci dice che la sua forma è cilindrica, la cui altezza è pari ad un terzo del diametro].
Sorge, al punto in cui siamo, spontanea una domanda: Perché la filosofia si è occupata, sin dalle origini, alla Cosmologia? La risposta sarebbe molto riduttiva se si sostenesse come già enunciato che la Filosofia è la scienza delle scienze. L’uomo, ovunque e sempre, si è chiesto, in tutti i tempi e luoghi, il perché delle cose, poi quelli di allora a Mileto si potevano occupare di fenomeni della natura, che tuttavia poi hanno dato origine a problematiche strettamente esistenziali dell’intera umanità. Non a caso, la cosmologia della scuola di Mileto ha dato lo spunto alla scrittura di grandi opere tra le quali il “Timeo" di Platone in cui si chiede chi sia stato l’artefice di cotanta opera; [Il Demiurgo? Il Grande architetto dell’Universo presso i Greci? Oppure il Dio ebraico?].
Domenica, 11 Febbraio 2018 19:00
"Cosmo" come e da dove?
Quando si parla di “Cosmo”, tutti i i trattati di filosofia citano le opere di Platone e Aristotele.
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