Per spiegare l’origine della fisicità del cosmo, Platone ha sviluppato la teoria delle Idee, principi ontologici originali. Gli archetipi [modelli] si trovano nell’Iperuranio, da cui derivano tutte le cose che popolano il cosmo, sotto forma di copie [brutte copie] delle idee che stanno lassù. Per ogni modello di lassù si trova un altrettale modello che sta alla portata degli umani sensi.
Chi ha copiato? Il Demiurgo, il quale si è trovato di fronte ad un altro principio metafisico del tutto indipendente, irregolare, irrazionale, la χώρα, spazio, spazialità, recipiente, caos, che propriamente non esiste, ma che intuitivamente lo percepiamo poiché è occupato dalle stelle, dai pianeti, dalle meteoriti, o più prosaicamente dalle nuvole, dalla pioggia, e quanto altro fra i fenomeni atmosferici. La χώρα [Chora], consiste nell’essere che non è, dunque è un qualcosa che ha una consistenza meramente virtuale [principio antitetico, caos, disordine, ecc.]. Tale dunque è la ragione per cui non si può spiegare il mondo fisico se non in modo approssimato. La Chora è spazio, ma non è tempo. Come possono essere correlati il mondo delle idee con la Chora? Interviene un terzo protagonista: il Demiurgo [artigiano, fabbricatore], che come tale appartiene al mondo delle idee, ma dotato di una personalità tale per cui a lui è affidato l’arduo compito, non di creare, ma di trasferire in copia gli archetipi delle idee in cose, entità, immagini, figure, beni, a disposizione dell’Umanità intera. Egli ha copiato il mondo delle idee nella χώρα, perché riteneva che fosse “Bene”, il quale oltretutto coincide con l’ordine e la razionalità. provando compassione per quell’entità impercettibile di essere che non è, ma senza la quale non è possibile ammettere l’esistenza del moto né delle forme. Il vuoto [La Chora]. il mondo fisico è un misto di essere e di non essere, cioè un divenire, anch’egli misto di essere e di non essere. Le cose fisiche hanno un’esistenza temporale. Prima di popolare la Chora, dando così origine al Cosmo, il Demiurgo si preoccupò d’infondere l’Anima alla Chora e di dotarla del Tempo, poiché prima di allora sia l’anima che il Tempo non esistevano. Non ci s’illuda tuttavia che Platone con queste idee abbia voluto proporre una forma di monoteismo ante litteram, fuori dai confini del monoteismo giudaico. Anzi per Platone il Dio unico, vero, al di sopra di ogni cosa è “Il Bene”. Che il tempo non è altro che la proiezione dell’Eternità sopra il Cosmo. Che il Demiurgo appartiene alla diade, ma non è il primo nella scala dei valori delle Idee. Che l’anima, quando è degna di eterno riposo, è destinata a popolare gli astri, mentre quella, macchiata d’ingiustizia, è destina, in segno d'espiazione, alla reincarnazione. Che il cosmo ha la sua anima.
Martedì, 27 Febbraio 2018 08:55
Il demiurgo e il mondo fisico
Per spiegare l’origine della fisicità del cosmo
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