• La conoscenza del divino si sottrae all'intelletto per mancanza di fede.

    [Eraclito, fr. 86]

Mercoledì, 22 Gennaio 2020 16:15

Dentro e fuori la Caverna

Che cosa vuol dire per il prigioniero appena liberato essere fuori dalle catene?

Che cosa vuol dire per il prigioniero appena liberato essere fuori dalle catene?Anzitutto il fatto di muoversi in superficie diventa un’impresa ardua per chi ha avuto le pupille immerse nel buio per tanto tempo. I suoi occhi doloranti non riescono a sostenere l’intensità della luce, perciò egli si deve accontentare di vedere ombre ovunque, di alberi, di monti e di altre cose intorno. Avvicinandosi poi ai fiumi, laghi e ad altri corsi d’acqua, forse il prigioniero riuscirà vedere negli specchi il riflesso delle cose che vi si specchiano intorno, senza sapere cosa siano e a chi appartengano. Di notte poi, per l’assuefazione al buio delle pupille, egli potrà mirare più agevolmente le stelle e la luna.Il giorno seguente, a causa dell’adattamento della vista verso le cose intorno, alzando lo sguardo, sarà in grado di vedere per la prima volta lo splendore del sole, apprezzandone il calore dei raggi sulla pelle.Platone fin qui ci ha deliziato di una descrizione straordinariamente avvincente, evidenziando particolari risolutivi per l’interpretazione della metafora, sfumando invece su altri particolari da riservare alla fantasia del lettore.Le catene, i prigionieri, lo schermo in fondo alla caverna, il muretto, i pagliacci, il fuoco nei pressi dell’uscita della caverna non costituiscono semplicemente un’esemplare descrizione della struttura di una sala cinematografica. Sono tutti elementi meditati per dare incisività alla metafora. Le catene sono il simbolo della restrizione della libertà personale. I prigionieri immobilizzati rappresentano il volgo, la povera gente, che può navigare soltanto servendosi del proprio istinto, press’a poco primordiale. Le loro menti sono assorbite dalle animazioni, sempre le stesse, proiettate dal chiarore del fuoco verso le immagini mobili per opera dei burattinai sopra il muretto. Il sole, la luce esterna, gli alberi, i fiumi, i laghi, i monti, il buio della notte, la luna e le stelle sono tutte entità che permettono di analizzare l’allegoria alla luce di termini strettamente filosofici in evoluzione. I presocratici, attraverso l’osservazione della natura e dei fenomeni in essa rilevati, ci hanno aperto la strada verso il lento e faticoso cammino della conoscenza, alla scoperta della verità.

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Trafiletto

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“ Τὶ εὔκολον; Τὸ ἄλλῳ ὑποτίθεσθαι., Cos'è facile? Dare consigli agli altri" Τὶ δύσκολον; Τὸ ἑαυτὸν γνῶναι, "Cos'è difficile? Conoscere se stessi".  Talete