• La conoscenza del divino si sottrae all'intelletto per mancanza di fede.

    [Eraclito, fr. 86]

Lunedì, 02 Ottobre 2017 17:31

L' "infinito" sfugge alla scienza

Secondo Galileo l’infinito non può essere trattato dal punto di vista matematico.

 

Secondo Galileo l’infinito non può essere trattato dal punto di vista matematico.Cartesio gli fa eco sostenendo che “ noi esseri finti, con in nostri sensi, quando non vediamo limiti in una cosa, possiamo solo parlare d’ indefinito, riservando a Dio l’attributo d’ infinito”. L’essere di Parmenide, infinito ed uno, non ha ancora trovato soluzione nelle scienze esatte. I matematici [Courant R. Robbins H. Che cos’è la matematica?] sostengono che.” Dal tempo di Zenone e dei suoi paradossi, il concetto intuitivo del fisico o metafisico di moto continuo ha eluso tutti i tentativi di una formulazione matematica esatta. [...] Certamente l’idea intuitiva di “continuo” ha una realtà psicologica nella mente umana, ma essa non può essere invocata per risolvere un’impossibilità matematica; deve rimanere una discrepanza fra l’idea intuitiva e il linguaggio matematico scelto per descrivere, in termini logici esatti, le approssimazioni della nostra intuizione, importanti dal punto di vista scientifico. È questa la discrepanza che i paradossi di Zenone mettono in evidenza”. I matematici del ventesimo secolo hanno accettato la sfida nel dare una formula o una spiegazione tecnica dell’infinito” servendosi dell’analisi ma sono, finora, riusciti solo a manipolare il concetto dell’infinito, ma il vuoto fra il concetto matematico e l’intuizione logica del pensiero in merito al “continuo” permane.

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“ Τὶ εὔκολον; Τὸ ἄλλῳ ὑποτίθεσθαι., Cos'è facile? Dare consigli agli altri" Τὶ δύσκολον; Τὸ ἑαυτὸν γνῶναι, "Cos'è difficile? Conoscere se stessi".  Talete