Nella scuola pitagorica si è trattato il tema della reincarnazione delle anime e in un frammento tratto dalla vita di Pitagora in VIII, 36, Diogene Laerzio ne scolpisce il seguente messaggio:
καί ποτέ μιν στυφελιζομένου σκύλακος παριόντα φασὶν ἐποικτῖραι καὶ τόδε φάσθαι ἔπος: "παῦσαι μηδὲ ῥάπιζ᾽, ἐπεὶ ἦ φίλου ἀνέρος ἐστὶ ψυχή, τὴν ἔγνων φθεγξαμένης ἀΐων." | Si dice che una volta, di passaggio, mentre veniva maltrattato un cagnolino, [Pitagora], ne ebbe compassione e pronunciò queste parole: “ Smetti e non picchiare, poiché è l’anima di un uomo amico, del quale ho percepito il suono dell voce”. |