sofista s. m.[dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, ], filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica. Il sofista era ritenuto un uomo esperto conoscitore di tecniche particolari e dotato di un'ampia cultura. E «sofisti» erano gl’i intellettuali che facevano professione di sapienza e la insegnavano dietro compenso.
La sofistica, posta in essere dai sofisti Protagora, Gorgia ed altri, è una corrente filosofica, sviluppatasi nell’antica Grecia a partire dalla seconda metà del V secolo a. C. In polemica con la scuola Eleatica, pose al centro della sua riflessione l’uomo, la morale, la vita sociale e quella politica.
Platone in proposito nel Sofista in 231a, mettere in bocca dello Straniero le seguenti parole: " Infatti, il lupo rassomiglia al cane, l'animale più selvaggio a quello più domestico ... bisogna stare sempre in guardia quando si tratta di rassomiglianze, questo è un genere di cose molto infide". Nello stesso dialogo sempre riguardo al Sofista Pratone in 231d: " Fac-ciamo il conto di quante sono le forme in cui il sofista ci si è mostrato; dapprima lo scoprimmo cacciatore di giovani ricchi per trarne denaro. In secondo luogo è un commerciante con l'estero di cognizioni utili all'anima. E in terzo luogo non lo riconoscemmo come piccolo commerciante delle stesse merci. In quarto luogo è anche venditore a noi della sua produzione nel campo delle conoscenze. Il suo quinto aspetto? Un atleta della lotta fatta con il discorso, che riserva per sé di questa l'arte della disputa.