• La più bella scimmia è brutta, paragonata al genere umano.

    [Eraclito- fr.82]

Lunedì, 19 Luglio 2021 08:24

Monismo

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    Monismo, s.m. [ dal gr. μόνος ], il termine è stato coniato assai recentemente per indicare in filosofia un unico principio o sostanza, materiale o spirituale, contrapposto a ogni forma di dualismo, riducendo la pluralità degli esseri a un’unica sostanza, o essere, staticamente o dinamicamente inteso. 
    La scuola di Mileto, agli albori della filosofia, sosteneva che l’acqua fosse l’unica causa materiale, origine del tutto. Parmenide [VI-V secolo a.C.], conferì all’essere l’origine del tutto, escludendo il non essere, servendosi della formula seguente:

«ἡ μὲν ὅπως ἔστιν τε καὶ ὡς οὐκ ἔστι μὴ εἶναι
ἡ δ' ὡς οὐκ ἔστιν τε καὶ ὡς χρεών ἐστι μὴ εἶναι»
« È e non è possibile che non sia
 È ed è necessario che non sia»


     L’esclusione del non essere fu causa di una vera e propria rivoluzione filosofica, sollevata da chi identificava il Principio o Causa Prima con una sostanza materiale e anche da chi la identificava in un principio immateriale.
     I filosofi ateniesi criticarono aspramente il principio eleatico dell’essere e del non essere. “Com’è possibile, sostenevano i critici, concepire l’essere non avendo l’esatta cognizione del non essere? È del tutto evidente che quella locuzione nasconde una palese coppia di opposti, nell’ esempio di luce e ombra, di giorno e  notte, e via dicendo.
     Già Anassimandro aveva chiamato in gioco gli opposti, che costituivano la diretta conseguenza del conflitto fra gli elementi primari del cosmo, quali notte-giorno, luce-ombra, e via dicendo.
     Com’è possibile, sostenevano altri critici, avere cognizione dell’uno senza metterlo a confronto con il molteplice?
Il monismo parmenideo dunque annuncia il significato storico delle famose argomentazioni di Zenone, in difesa di Parmeniude, contro la molteplicità dello spazio, del tempo e di tutti gli altri elementi che formano il cosmo.

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“ Τὶ εὔκολον; Τὸ ἄλλῳ ὑποτίθεσθαι., Cos'è facile? Dare consigli agli altri" Τὶ δύσκολον; Τὸ ἑαυτὸν γνῶναι, "Cos'è difficile? Conoscere se stessi".  Talete