
franco
Il divenire nel Cratilo
Eraclito dice che tutto scorre e nulla permane, e paragonando le cose alla corrente di un fiume, dice che non sarebbe possibile entrare due volte nello stesso fiume. [trad,ft].λέγει που Ἡράκλειτος ὅτι ‘πάντα χωρεῖ καὶ οὐδὲν μένει,’ καὶ ποταμοῦ ῥοῇ ἀπεικάζων τὰ ὄντα λέγει ὡς ‘δὶς ἐς τὸν αὐτὸν ποταμὸν οὐκ ἂν ἐμβαίης.’ [Platone- Cratilo 402a],
Il fuoco di Eraclito
Fra gli argomenti della sua dottrina c’è questo: “il fuoco è un elemento, e tutte le cose [l’universo] sono mutamento del fuoco. Esse avvengono per mezzo della rarefazione e della condensazione”. Egli tuttavia non si spiega con chiarezza. “Tutte le realtà derivano dagli opposti, e l’insieme del tutto non solo scorre come un fiume, ma il tutto, nell’essere limitato, è anche origine del cosmo; deriva dal fuoco e di nuovo si dissolve alternativamente nel fuoco in cicli fissi nell’insieme dell’eternità. E questo avviene per la sorte assegnata dal destino. Degli opposti poi, quello che conduce alla nascita, si chiama guerra e conflitto, mentre quello che porta alla conflagrazione si chiama accordo e pace, e il cambiamento, a suo avviso, è una via in su e in giù, causa del divenire del cosmo.[ trad. ft ]
ΗΡΑΚΛΕΙΤΟΣ - Diogenes Laertius.
[8] Καὶ τὰ ἐπὶ μέρους δὲ αὐτῷ ὧδ᾽ ἔχει τῶν δογμάτων: πῦρ εἶναι στοιχεῖον καὶ πυρὸς ἀμοιβὴν τὰ πάντα, ἀραιώσει καὶ πυκνώσει γινόμενα. σαφῶς δ᾽ οὐδὲν ἐκτίθεται. γίνεσθαί τε πάντα κατ᾽ ἐναντιότητα καὶ ῥεῖν τὰ ὅλα ποταμοῦ δίκην, πεπεράνθαι τε τὸ πᾶν καὶ ἕνα εἶναι κόσμον: γεννᾶσθαί τε αὐτὸν ἐκ πυρὸς καὶ πάλιν ἐκπυροῦσθαι κατά τινας περιόδους ἐναλλὰξ τὸν σύμπαντα αἰῶνα: τοῦτο δὲ γίνεσθαι καθ᾽ εἱμαρμένην. τῶν δὲ ἐναντίων τὸ μὲν ἐπὶ τὴν γένεσιν ἄγον καλεῖσθαι πόλεμον καὶ ἔριν, τὸ δ᾽ ἐπὶ τὴν ἐκπύρωσιν ὁμολογίαν καὶ εἰρήνην, καὶ τὴν μεταβολὴν ὁδὸν ἄνω κάτω, τόν τε κόσμον γίνεσθαι κατ᾽ αὐτήν.
L’arché di Eraclìto
Per Eraclito la realtà è il divenire, cioè il cambiamento incessante delle cose.
Il principio delle cose
Talete sostenne che tutte le cose derivano dall’acqua,
Una cosa è …
ἀδύνατον γὰρ ὁντινοῦν ταὐτὸν ὑπολαμβάνειν εἶναι καὶ μὴ εἶναι, καθάπερ [25] τινὲς οἴονται λέγειν Ἡράκλειτον. [Arist. Metafisica 1005 b. 24- 25].
Si ritiene che Eraclito avrebbe detto: “ Non è possibile per nessuno credere che una stessa cosa sia e non sia”.
Non è necessario...
...considerarli per ordine di pericolosità. L'ubriaco, il drogato o il matto vedono le cose in maniera alterata, tanto da avvicinarsi quasi sempre sull'orlo del brurrone [ft.11]
Il giudizio degli altri
Gli ignoranti hanno mostrano tanta più certezza nell'esprimere il loro giudizio verso l'altrui quante meno conoscenze ed esperienze abbiano per sostenerlo. [ft.10]
Eraclito e il demone
Il carattere morale dell'uomo è il demone.[fr.119]
Eraclito e la conoscenza di sé
A tutti gli uomini è data la possibilità di conoscere se stessi ed essere saggi. [fr.116]
La conoscenza della " verità"
A proposito di “conoscenza della verità”.